Valter Baesso

Rione San Jacopo

Rioni

Fabbricotti - San Jacopo

Il rammarico di avere smesso di vogare

Valter nasce il 19 giugno 1964. Figlio di Jose, gestore del mitico bar dell’Avvalorati “Bar Jose”, venne convinto da Bruno Niccoletti, timoniere e allenatore del Fabbricotti nella seconda metà degli anni ’80 e frequentatore del bar di suo padre, a intraprendere la sana disciplina della voga. Valter cominciò così a vogare con i rosso-neri. Quasi tutti i pomeriggi andava ad allenarsi alla Palafitta: rimessaggio di alcuni gozzi, tra cui quello del Fabbricotti, tra la Fortezza Nuova e Piazza della Repubblica oggi non più esistente.

Gli anni successivi, il Fabbricotti fu ospite nella cantina del San Jacopo, sugli scali del Vescovado. «Io non ho avuto una grande carriera da vogatore – esordisce l’ex rosso-nero – i miei risultati non sono stati così esaltanti a parte qualche soddisfazione personale. Mi ricordo che nel 1986 vogavo con il Fabbricotti e arrivammo quinti alla Risi’atori e settimi alla Barontini e al Palio Marinaro». L’equipaggio del Fabbricotti nel 1986: timoniere Andrea Del Maestro, Fabio Franceschi, Roberto Bonaldi, Valter Baesso, Pierpaolo Dinatti, Stefano Bartolozzi, Stefano Cresci, Marco Faucci, Fabio Falleni, Francesco Martini, Emilio Pedani.

«Nel 1987, se la memoria non mi tradisce, furono due sesti posti alla Risi’atori e Barontini mentre al Palio salvammo il gozzo, arrivando settimi e vogammo praticamente in nove, perché il terzo remo di sinistra ebbe un lieve malore. Nel 1988 feci parte della rosa del Pontino San Marco, ma non disputai nemmeno una gara perché dovetti ristrutturare casa e poi sposai. Sempre in quell’anno, nacque mio figlio Daniele. Nel 1989 vogai per la Stazione con la gozzetta a quattro remi e facemmo due terzi posti e un quarto posto, allenandoci praticamente da soli in quanto il nostro allenatore non andava d’accordo con il presidente».

«(La Stazione nel 1987, timoniere Michele Ghiozzi, Stefano Quercioli, Massimo Belli, Valter Baesso, Stefano Anguillesi, Adolfo Voliani) Nel 1990 fui richiamato da Bruno Niccoletti che rimise in piedi il Fabbricotti tre mesi prima della Risi’atori, dove arrivammo sesti e ottenemmo lo stesso risultato anche alla Coppa Barontini ma al Palio Manrinaro perdemmo il gozzo e io questa sconfitta non la digerii, arrivando al punto di smettere di vogare alla giovane età di ventisei anni. Tutt’oggi sono convinto di aver sbagliato a venire via dal mondo che amavo: quello della voga. Il tempo ormai è passato ma quei ricordi resteranno per sempre indelebili nella mia mente! Fiero di essere stato partecipe anche senza grandi risultati».

Oggi Valter, amico da sempre, è Vigile del Fuoco presso il Comando Provinciale di Livorno. Un lavoro, il suo, da eroe, sacrificando talvolta la propria vita per gli altri ed è qui che la sua fierezza è enorme. Non avrai avuto una grande carriera da vogatore ma avrai una grande carriera da Angelo con l’elmo.

Articolo di Carlo Braccini 17/09/2016

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