Davide Panicucci è il nuovo presidente del Borgo: “Questa cantina tornerà a splendere”

Il gozzo del Borgo

Non è facile prendere le redini di una cantina come quella del Borgo. Quando parli di Borgo Cappuccini, infatti, non parli solo della storia del Palio Marinaro, ma della storia di tutta la città. Per questo motivo l’ottavo posto dell’anno scorso non può certo essere un risultato gratificante. E per questo motivo, da settembre, il lavoro svolto dal nuovo presidente Davide Panicucci è stato molto intenso. «Visto il brutto risultato dell’anno scorso – ha spiegato Panicucci – c’era bisogno di un grosso rinnovamento in tutto l’ambiente. Dovevamo mettere un punto e ripartire, per affrontare i problemi e cercare di risolverli, altrimenti ci saremmo trovati tutti gli anni sempre nella stessa situazione. Perciò abbiamo cambiato l’allenatore, prendendo una persona seria e affidabile come Filippo Mannucci, abbiamo creato un equipaggio competitivo con parecchi ragazzi che sono rimasti dall’anno scorso e ci siamo rimboccati le maniche». Lavoro, lavoro e lavoro. È semplice la ricetta del presidente bianconero. «Ripartire da un ottavo posto ovviamente non è facile ma la volontà di tutti è quella di far tornare agli antichi splendori una cantina come il Borgo. È chiaro che ci vuole tempo, però bisogna iniziare. Con la nostra barca di proprietà ci siamo allenati tanto e speriamo di fare un’ottima annata. Anche la famiglia Neri è rimasta al nostro fianco e questo è sicuramente un bel segnale non solo per la nostra sezione nautica, ma anche per tutto il mondo remiero. Non sono uno sponsor distaccato, sono un sostegno molto attivo che ci tiene per davvero a questi colori». Purtroppo la situazione negli ultimi anni è andata sempre di più peggiorando ed è per questo che Panicucci è voluto diventare presidente. «L’anno scorso saremmo retrocessi a 4 remi, quindi vado anche contro ai nostri interessi. Ma credo che le retrocessioni siano fondamentali per restituire interesse a questo sport. Magari facendo batterie da 6 gozzi a 10 e 6 a 4, visto che 8 e 8 forse erano troppi. Ma la promozione e la retrocessione erano il sale del Palio, adesso si è perso molto. Non è che eliminando il 4 senior si può pensare di eliminare il problema della mancanza di vogatori. Bisogna lavorare con i giovani, creando qualcosa che possa attrarli, per esempio una borsa di studio. Quest’anno forse avremo 6 Mini Palio, ma non sono mai abbastanza. Così come sono pochissime le ragazze. È ridicolo vedere una gara con 2 equipaggi soli. Adesso, comunque, sembra che qualcosa stia cambiando in positivo e che la situazione stia migliorando. L’iniziativa di colorare i remi e la prua dei gozzi mi è piaciuta, bisogna partire dalle piccole cose ma d’impatto».

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