Manlio Ageno

Il Dottore

Nel 1978 si corse la prima Coppa Risi’atori, nata per ricordare le antiche gesta dei nostri spericolati ed esperti marinai. La prima corsa, che si volle far partire dalla Meloria per arrivare dirimpetto agli scali Novi lena, fu vinta dal micidiale equipaggio del Borgo Cappuccini così composto: Mauro Leonardini timoniere, Manlio Ageno e Roberto Lomi capivoga, Massimo Crovetti e Alessandro Ciari secondi remi, Alessandro Mainardi e Sirio Sostegni terzi remi, Ferdinando Malacarne e Maurizio Grassini quarti remi, Fabrizio Mondolfi e Franco Perullo pruvieri.

Noi ci vogliamo interessare del capovoga di sinistra: Manlio Ageno detto il Dottore. Scrive Alberto Gavazzeni su “27° Coppa Risiatori Tito Neri” 2005: “Nato il 25 luglio 1955, dottore in medicina, dentista. E’ il vogatore che ha maggiori tradizioni alle spalle visto che per parte di nonna materna è parente della sorella di Lanciotto Lilla, detto il gobbetto, mitico timoniere del Venezia e San Giovanni, che fa parte a pieno diritto dell’elenco dei risicatori nonché quel Silvio, padre di Lanciotto, assassinato a pugnalate davanti al bar Sole, in via Grande, nel 1917 da tal Benedetti, un uomo del suo equipaggio, per motivi di lavoro. Suo padre Lidio negli anni ’50 vogava per Barriera Roma e per Colline con cui vinse un Palio a quattro remi: è inoltre parente del Perullo, altra famiglia che ha dato una serie di vogatori alle gare remiere. Prima di darsi al canottaggio giocava al calcio (Beretti Livorno) e pallavolo e praticava l’atletica leggera. Poi, trascinato dagli amici, è entrato a far parte del mitico gruppo di Borgo degli anni ’70.

«Giocavo a pallone in una squadretta locale quando mi ha visto Leonardini che mi ha chiesto se volevo imparare a vogare visto anche che lui aveva introdotto nuovi metodi d’allenamento». Allora vi era molto spirito di appartenenza al rione e i vogatori erano per noi degli eroi da imitare. La prima Risi’atori fu quasi un’avventura visto che gli allenamenti non erano quelli di oggi e che le barche ce le consegnavano solo pochi giorni prima delle gare. Potevamo si, usare la vasca che Leonardini aveva fatto installare nei locali della cantina, ma serviva solo per migliorare la tecnica. Manlio Ageno ha vogato solo per il Borgo Cappuccini vincendo: 1976 Palio, 1977 Palio, 1978 Risiatori e Barontini, 1980 Palio”.

Ecco la cronaca della prima Coppa Risi’atori 1978. “Il giorno della gara soffia un maestrale debole, ma non insistente. Nessun disturbo agli equipaggi che prendono il via dalla Meloria. Logici favoriti della vigilia i bianco-neri del Borgo Cappuccini che si sentono padroni di casa in questa gara ideata dalla loro circoscrizione. Ma in molti dicono di tenere d’occhio Ardenza, Pontino e Venezia. E sono i soliti equipaggi i più pronti a gettarsi nel vivo della regata non appena sentito il colpo di pistola. La lotta rimane aperta malgrado il Borgo provveda subito a mettere le cose in chiaro con il suo scatto bruciante che sembra sorprendere tutti. Qualcuno tenta di riordinare le idee: Ardenza e Pontino, con decisione, si mettono ad inseguire, ma la regata è appena iniziata. I distacchi sono irrisori e solo al termine dei 500 metri è possibile capire quali siano, in realtà, le posizioni degli equipaggi in gara grazie al punto di riferimento fornito dalle boe. Davanti a tutti c’è il Borgo, poi la fila è questa: Ardenza, Pontino, Sorgenti, Shangai, Quercianella, Venezia e San Jacopo”.

“Proprio la difficoltà del Venezia, la cui ciurma è poco allenata per gare come questa, è l’elemento di maggior interesse e di maggior novità. Anche il Pontino resiste poco nei quartieri alti della classifica tanto che, senza neanche forzare il ritmo, Sorgenti e Shangai raggiungono i giallo-rossi. Riescono persino a superarli, in una gara densa di sorprese, in barba ai pronostici della vigilia e della tradizionale gerarchia fra i vari rioni cittadini. Rimane solo l’Ardenza che tenta di dare interesse a questa gara: l’armo rosso-verde non si da pace, ma il Borgo appare ormai difficilmente raggiungibile. Le posizioni alla diga curvilinea sono ormai ben delineate: il Borgo può contare su 18 secondi di vantaggio nei confronti dell’Ardenza. Poi lo Shangai che precede di poco il Sorgenti, ma a oltre un minuto dal Borgo. In coda anche il San Jacopo ha la meglio sul Venezia che si accinge a chiudere la gara con un malinconico ultimo posto. E mentre il Venezia entra nell’avamporto dal ponte girante s’intravede la sagoma del “Costante Neri”, i cui vogatori esultano già. Fanno festa insieme ai dirigenti della loro cantina appostati sul puntone vicino all’arrivo. Un trionfo annunciato“.

Articolo di Carlo Braccini 24/02/ 2017