Massimo Giannini

Rione Ardenza

Rioni

Antignano - Ardenza - Montenero - Quercianella

Massimo Giannini classe 1974 precisamente il 18 Agosto a Livorno, appassionato fin da piccolo delle gare remiere livornesi in particolar modo la Barontini (gara in cui gli diede la spinta iniziale). Infatti, all’età di 17 anni entra nella grande famiglia del remo Livornese.
Siamo nel 1991, si iscrive nella Sezione Nautica Stazione, partecipa come capovoga nel quattro dei giovani alla Coppa Lorenzini di cui tutt’oggi ne conserva la canottiera, il suo repentino debutto fu causato da un infortunio ad un vogatore.

Ricordo, dice Giannini : «la Lorenzini era con la formula a rincorrersi, riuscimmo a battere il Pontino e classificandoci al quarto posto. Nel 1992– 93- 94 sempre nella Stazione feci il timoniere, quì ho un ricordo ben preciso: il giornalista Pucci mi dedicò un articolo sul giornale locale come il più giovane timoniere del Palio Marinaro. Mi fermo nel 95, l’anno dopo mi riprende la nostalgia e riparto a vogare come 3° remo sempre nella Stazione, feci tutte le gare all’infuori del Palio perché mi vollero al timone. Nell’Agosto del 97 decisi di cambiare società, entrai nelle fila del Pontino S. Marco l’allenatore era Giancarlo Musetti (Asse). Mi allenai fino a Marzo, essendo fuori rosa dei titolari chiesi il nullaosta per poter montare con il Fabbricotti, riusci’ a fare il Palio, si perse il gozzo giungendo ultimi. Nell’anno 2000 riusci’ a montare nel S.Jacopo sul 10 remi ritrovando Asse come allenatore.

Nel 2002 faccio parte dell’Ardenza come 2°remo di sinistra, il preparatore atletico era Massimo Falleni e l’allenatore Nencioli detto “Udde” , riuscimmo a salvare il gozzo. Nel 2003 ebbi un inizio nell’Ardenza, in seguito ebbi dei problemi fisici che mi portarono (a malincuore) al ritiro. L’Ardenza perse il gozzo e retrocesse. Nell’Aprile del 2004 fui chiamato nell’Ardenza come timoniere, dato che le mie condizioni fisiche erano ottime, accettai.
Si iniziò con il Trofeo D’Alesio giungendo 2°, alla Coppa Lubrani 3°, alla Coppa Santa Giulia 3° e alla Coppa Risi’atori 2°. Questa gara fu entusiasmante ricordo, giungemmo alla pari con il Magenta Origine fino sotto al ponte girante (200 mt dall’arrivo) e riuscimmo a battere quest’ultimo di pochissimi decimi di secondo.
Arrivammo secondi alla Coppa Barontini ed in seguito l’incoronazione del vogatore vincere il Palio Marinaro e così fu. Riuscimmo a riprendere il 10 remi. Anche questa gara fu esageratamente bella perché riuscimmo a beffare il Pontino S.Marco plurivincitore di gare di quella stagione. Noi riuscimmo a battere il record (esistente tutt’ora) e non so se era vero: si sentiva dire nell’ambienti nautici che il Pontino aveva già preparato una festa con conio per il trittico, la dovettero rimandare.

Nel 2005 faccio la prima esperienza al timone di un 10 remi , arrivo 4° al Trofeo G. D’Alesio, 6° alla Coppa Lubrani, 7° alla Coppa S. Giulia. Quì soffermiamoci perché è il cloù della mia esperienza da Timoniere. La formula della coppa S.Giulia dice: in base all’ordine d’arrivo della Coppa santa Giulia viene scelta la boa per la Coppa Risi’atori. Tutti scelsero le boe da nord vero sud perché a Livorno il vento di solito proviene da Maestrale perciò lo scarroccio alla lunga dirige l’imbarcazioni all’ingresso del porto. Erano rimaste 2 boe: la 7 e la 8. Scelsi la 7. Il mio equipaggio era prevalentemente costituito da giovani vogatori, la maggior parte erano alla prima esperienza all’infuori di Marconcini che era un canottiere. Il giorno della gara ero emozionatissimo, prima di montare in barca si avvicinò Gino De Martino (Falanga) il factotum del gruppo di lavoro del Palio Marinaro nonché anziano pescatore e plurivincitore di gare al timone dei più prestigiosi 10 remi, mi dice: Stai attento a quello che ti dico, è cambiato vento entra lo scirocco, vento opposto al maestrale, te hai la boa 7 perciò punta sempre la diga della Vegliaia ( diga situata a sud dell’ingresso del porto), lo scarroccio ti aiuterà ad entrare nel porto senza correggere molto il timone. Alla partenza mi trovai insieme al Benci Centro, Venezia, Borgo a seguire gli altri. All’altezza dei 2500 iniziai a vedermi sfilare piano piano tutti i rioni tranne il Venezia e S.Jacopo che erano lato nord. Il nostro numero di colpi era ottimale la barca filava in mare uniformemente, il Venezia cede, in seguito quasi all’altezza del Molo Novo molla anche il S. Jacopo, io con lo scarroccio mi trovai primo nel centro dell’ingresso del porto ,ricordo fu un’emozione strabiliante quasi impossibile a descrivere , girammo la punta dei Piloti soli soli ed arrivammo all’arrivo in trionfo.

Nella Barontini gli altri rioni si aspettavano il bis, ma l’arrisi’atori fu un foco fatuo, arrivammo settimi, iniziarono problemi a bordo perché noi raggiungemmo il top di allenamento all’arrisi’atori ,dopo il declino lento ma efficace. Arrivammo quarti al Palio e guadagnammo l’accesso al Palio dell’Antenna dove giungemmo ultimi. Nel 2006 al timone dello Shangay persi il gozzo, nel 2007 con il Sorgenti a 4 remi arrivai 2° al Trofeo G. D’Alesio, 2° alla Coppa Lubrani, 2° alla Coppa S.Giulia, 3° Coppa Risi’atori, penultimo alla Coppa Barontini e 5° al Palio Marinaro . Nel 2008 ho appeso il timone al chiodo

Li 21/11/011 ( art . Roberto Baronti)

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