Mauro Leonardini

Rione Borgo

Rioni

Borgo Cappuccini

Una carriera contrassegnata da dodici vittorie

Ha al suo attivo sette vittorie nel Palio Marinaro di cui quattro come vogatore (due, nel 1960 e 1964, con il Borgo Cappuccini, una, nel 1968, con il Pontino e una, nel 1971, con il Venezia) e tre come timoniere (tutte, nel 1976, 1978 e 1982, con il Borgo. In realtà le vittorie furono quattro, ma nel 1975 il Borgo, che aveva vinto il cosiddetto Palio dello Scolmatore, venne poi squalificato). Inoltre il suo invidiabile palmares contiene quattro vittorie nella Barontini (due, nel 1968 e 1970, come vogatore del Pontino e altrettante, nel 1978 e 1982 come timoniere del Borgo) e, infine, una vittoria nella Risi’atori (1978) come timoniere dell’equipaggio bianconero, ma quando gli telefoni per dirgli che lo vuoi intervistare, per ricordare la sua carriera sul libro annuale dedicato alla Risi’atori, cade dalle nuvole e sembra quasi non ricordarsi di essere stato per 30 anni una bandiera del remo labronico in generale e del Borgo in particolare.

Poi, però, quando inizi a parlare con lui di remi nella cantina di Borgo dove, ogni pomeriggio, dopo il lavoro come carpentiere alla CMF (vi lavora da 28 anni) e in precedenza se n’era già fatti dieci al Cantiere Orlando sempre come addetto alla carpenteria metallica pesante), si reca a fare quattro chiacchiere con gli amici e a dar da mangiare a tre mici che non aspettano che lui, ecco che Mauro Leonardini, classe 1939 ( e nato il 14 agosto ed è quindi del segno del Leone) si illumina come quando tra amici ci si racconta di antichi amori. Borghigiano da generazioni (il nonno materno Turiddo Donnini, di provenienza siciliana, ha remato nel 1939, nella squadra della Metallurgica che vinse la gara della iole a otto tenutasi durante la giornata del Palio), Leonardini abita sugli scali Novi Lena.

Dell’unica Risi’atori vinta, la prima, quella del 1978, ricorda: «In quella gara era tutto da scoprire visto che si trattava di fare 7.600 metri e di battere altrettanti colpi di remo. Inoltre a quei tempi non ci si preparava per dieci mesi all’anno. Gli allenamenti ne duravano la metà e s’iniziava allora a curare lo stile a livello di vasche. Facendo sia il timoniere che l’allenatore dovevo preoccuparmi di tutto io. Non era ancora in voga la barca che ti seguiva con a bordo qualcuno che potesse capire se si commettevano o meno errori. In un primo momento, durante la gara, mi sono preoccupato perché l’Ardenza del mio amico Giorgio Sonetti (e tale è rimasto) era partito sparato ed aveva una barca di luce. Ma, secondo un vecchio detto livornese, se spendi subito le mille lire che hai in tasca, poi non le hai più».

«Noi siamo partiti con un ritmo di 35-36 colpi al minuto che era già sostenuto, ma loro hanno sprintato fin da subito. Ben presto però mi sono accorto che la luce di distanza stava diminuendo e che stavamo affiancandoli. Al timone di Ardenza, Sonetti incitava i suoi ma non potevo farmi battere. Nello sport uno deve cercare di primeggiare sempre perché in caso contrario è meglio non farlo a livello agonistico. Così quando gli abbiamo definitivamente affiancati gli ho urlato: “L’hai avuta”. I suoi rematori mi hanno guardato con una faccia che mi ha permesso di capire subito che avremmo vinto. Più di così non potevo forzare».

L’equipaggio del Borgo Cappuccini vittorioso nella prima Coppa Risi’atori del 1978: timoniere e allenatore Mauro Leonardini, capovoga di desta Roberto Lomi, capovoga di sinistra Manlio Ageno, secondo remo di destra Massimo Crovetti, secondo remo di sinistra Alessandro Ciari, terzo remo di destra Sirio Sostegni, terzo remo di sinistra Alessandro Mainardi, quarto remo di destra Maurizio Grassini, quarto remo di sinistra Ferdinando Malacarne, prodiere di destra Franco Perullo, prodiere di sinistra Fabrizio Mondolfi.

Articolo di Alberto Gavazzeni 2004

La Terrazza Mascagni

Goditi il Palio dalla Terrazza Mascagni

Un’enorme scacchiera sul mare.
Uno scenario suggestivo, che regala un panorama mozzafiato sul profilo delle isole dell’arcipelago toscano e della Corsica.
Simbolo del rapporto schietto e vitale che da sempre lega la città di Livorno al mare.

Scopri di più

La Darsena Nuova

La Giostra dell’Antenna nel cuore di Borgo Cappuccini

La Darsena Nuova, o Darsena del Cantiere, racchiude lo specchio d’acqua di fronte agli Scali Novi Lena, nello storico quartiere di Borgo Cappuccini. Insieme al Porto Mediceo, alla Darsena Vecchia, al bacino Cappellini e al bacino Firenze, compone il complesso del Porto Vecchio di Livorno.

Scopri di più

I Fossi Medicei

Scopri Livorno sul percorso della Coppa Barontini

Il tragitto  della Coppa Barontini percorre tutti i luoghi più suggestivi degli storici quartieri Venezia, Pontino, Ovosodo e del pentagono del Buontalenti, in una gara che non è solo spettacolo sportivo ma anche un omaggio alle bellezze e alle unicità della città di Livorno.

Scopri di più

La Torre della Meloria

Lo scenario avventuroso della Coppa Risiatori

Le Torre della Meloria, punto di partenza della Coppa Risiatori, affiora dalle omonime secche in una zona di bassifondi a circa 3 miglia dal porto di Livorno. Luogo di numerosi naufragi fin dall’epoca romana, era spesso la meta degli gli antichi  “arrisicatori” livornesi che sfidavano le onde…

Scopri di più