Angiolo detto Nino Lorenzini
Cantiniere e presidente
Mi Chiamo Lorenzini Angiolo detto Nino, sono nato il 20 agosto 1951. Sono un discendente della famiglia Lorenzini-Pedani, famiglia veneziana nata all’ombra del campanile di Padre Saglietto e bagnato dalle acque salmastre del fosso della Tura.
Ho vissuto la mia infanzia con i miei fratelli, in Venezia, sotto la guida attenta di nostro padre Dino, detto Cammello figura importante del nostro rione e della nostra cantina. (Cammello fu una colonna portante del Venezia tra gli anni 50-60 diventandone presidente e fu amato da tutto il rione per quello che fece per la cantina rossobianca).
Subito mi sono avvicinato alla cantina come tifoso, un ultrà come del resto tutti i ragazzi miei coetanei. Il gozzo, la cantina e gli atleti erano i nostri idoli. Nonostante l’amore verso i nostri colori, non sono riuscito a vogare per il rione a causa del regolamento che impediva ai non residenti di correre per il rione amato di appartenenza.
Solo dopo la liberazione delle residenze ho coronato il mio sogno, quello di salire sul gozzo del Venezia come timoniere, ruolo difficile, reso meno pesante grazie ai consigli di Gigi Suardi.
Furono anni difficili per il nostro gozzo che comunque riuscì, sotto la mia guida, a conquistare un secondo posto alla Barontini del 1993. Poi il lavoro e altre complicate situazioni mi indussero a cessare l’attività di timoniere e passai al ruolo di dirigente a fasi alterne.
Solo dopo aver terminato l’attività lavorativa, entrai a tempo pieno nel ruolo di dirigente accanto agli storici Suardi Nedo, Baccicalupo Italo, Baldi Ivo, Gallinari Cesare, Brucioni Mauro, Baldi Ivo, e fui istruito nell’arte della sistemazione del gozzo e dei suoi palamenti.
Quando nel 2016 il nostro storico presidente Luigi Suardi fu dimissionario per motivi di salute, ricoprii io tale carica fino al 2019. Carica piena di impegni e di responsabilità, ma di grande soddisfazione per me e la cantina rossobianca. Attualmente ricopro un ruolo tecnico a cui sono affezionato. quello di responsabile del gozzo e dei remi, a cui dedico tutto me stesso.
Articolo di Nino Lorenzini – settembre 2020