Marco Marconcini

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Rioni

Corea - Fiorentina - Shangai - Torretta

Un campione del mondo di casa nostra

Marco Marconcini nasce a Livorno, e più precisamente nel rione popolare di Shangai, il 15 marzo 1956. Dopo aver praticato nuoto, con buoni risultati, e il calcio, ma meglio stendere un velo pietoso, nel gennaio del 1970 inizia a praticare lo sport del canottaggio con suo padre Unico: allenatore della Società dei Vigili del Fuoco Tomei.

Nel 1971, nel doppio ragazzi, assieme a Gregori Enrico, vince una gara nazionale a Sabaudia, alcune gare regionali e quarto ai Campionati Ragazzi di Categoria. Nella sua prima gara in singolo, diventa campione toscano a Torre del Lago. Nel 1972, per la categoria ragazzi, vince tutto quello che c’è da vincere.

Nel 1973, primo anno categoria junior rivince tutto, ma ai mondiali junior si classifica al quarto campionato italiano di categoria senior e secondo al campionato assoluto per soli tre decimi di secondo. Vince il meeting europeo a Castel Gandolfo, gara che poi diverrà il mondiale under 23. Ai mondiali assoluti partecipò come riserva.

1976, vince un incontro preparazione olimpica Italia-Urss. A Lucerna, selezione olimpica, nosto con un arrivo da fotofinish. Nel 1974 rivince tutto confermandosi: primo Campione del Mondo della Federazione Nazionale di Canottaggio. Nel 1975, Marco, vince tutte le gare senior, di nuovo il ella finale B, batte quello che diverrà campione olimpico a Montreal: Karppinen. Ma la Federazione Italiana decide di non portare Marco alle Olimpiadi. A Marcon, meeting internazionale, arriva secondo per meno di un secondo dal tedesco che partecipò alle Olimpiadi.

Eccolo come atleta nelle gare dei gozzi con medaglia: atleta nel rione Shangai, arriva terzo nella Coppa Risi’atori del 1978. Nel rione del Benci Centro vince il primo Palio dei bianco-gialli nel 1984, una Risi’atori nel 1985 e nelle altre gare è sempre secondo. Sempre nel 1985, a Pisa insieme al Lari e al Dovicchi, vince la gara delle Repubbliche Marinare e altre varie piccole competizioni cittadine.

Come allenatore, sarebbe una storia lunga e dolorosa, non lo hanno mai fatto lavorare in pace. Nel 1990 inizia la sua carriera di allenatore insegnando nel settore giovanissimi, costituitosi per la prima volta dai Vigili del Fuoco Tomei. In questo settore ottiene tantissimi primi posti compreso il Festival dei Giovani, primo posto assoluto. Alla morte di suo padre Unico, prende il suo posto per alcuni anni, con risultati di rilievo e molti podi ai Campionati Nazionali e mandando un solo atleta ai mondiali di categoria.

Nel 1998 riapre, dopo sette anni, l‘Unione Canottieri Livornesi ripartendo nuovamente dal settore giovanile. Con le pochissime risorse a disposizione, con l’aiuto della moglie Cinzia e con l’appoggio incondizionato del nostro Edoardo Niccoletti e anche il grandissimo aiuto dei genitori, riescono ad organizzare ben due Campionati Regionali Assoluti e alcune gare regionali.

Da non dimenticare l’aiuto fattivo del suocero Umberto Marconcini in arte Uccellino, che grazie alla sua ineguagliabile esperienza, riusciva ad organizzare la posizione dei carrelli porta imbarcazioni nel piccolo piazzale e grande coordinatore per le uscite delle imbarcazioni dai pontili. Marco, anche stavolta, riesce a portare la società dell’Unione in un onorevole punteggio nelle due graduatorie nazionali: Montù e la D’Aloia. Francesco arriva terzo in singolo all’assoluti dietro a Gattarossa. Al Memorial D’Aloia arriva due volte in finale.

Nel 2003 apre la A.S.D. (Associazione Sportiva Dilettantistica) Canottieri Marconcini, conquistando subito, alla prima gara nazionale di Piediluco, due medaglie d’oro. Francesco va ai Mondiali Universitari ed Elisabetta vince finalmente il suo titolo italiano in singolo categoria juniores. I due fratelli partecipano a diverse manifestazioni internazionali ed Elisabetta a due mondiali. I risultati però, va detto, che malgrado l’equipaggio fosse di buon livello, per vari motivi, non hanno raggiunto il risultato desiderato.

Per quanto riguarda i gozzi c’è da dire che nel Venezia 2002, allenando insieme ad Alvaro Dovicchi, vincono, dopo piazzamenti da podio, la Barontini. Il Venezia nel 2003 vince, dopo sei anni, di nuovo il Palio Marinaro e la Barontini. Nel 2004 i rossobianchi vincono ancora il Palio e la Barontini. Dopo due anni di sosta, Marco ritorna al Venezia, tentando di lanciare le nuove generazioni di vogatori, ma purtroppo, ancora una volta, viene ostacolato dalle vecchie volpi della cantina e i risultati non furono come lui aveva programmato. Nel 2010-2011, Marco va al Salviano con deludenti risultati, in quanto aveva creduto di trovare anche lì una cantina, non tanto da competizione, ma che almeno avesse un minimo di motivazione.

Articolo di Cinzia Marconcini 10 marzo 2017

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