Fedele Morelli

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Antignano - Ardenza - Montenero - Quercianella

Il clan dei Morelli, da sempre vogatori per Ardenza e Borgo Cappuccini, ha perso uno dei suoi protagonisti. Il 14 aprile 2003 Fedele Morelli, detto Fede, ha lasciato la grande famiglia dei vogatori livornesi che lo aveva visto fra i protagonisti per quindici anni, dal 1954 al 1967. Così protagonista da vincere il Palio Marinaro per ben cinque volte, due con i colori rosso verdi dell’Ardenza, nel 1955 e nel 1956, e tre con la ciurma bianco-nera del Borgo Cappuccini (1960-1961-1964) anche se l’albo ufficiale gli toglie la vittoria del 1961 perché, in effetti, Il Borgo vinse solo l’eliminatoria. Nella finale soltanto il Venezia arrivò al traguardo in quanto l’equipaggio del Pontino, partito in ritardo per un errore d’allineamento, decise di andare all’abbordaggio prima del Benci e poi del Borgo che non si erano fermati all’indicazione dello starter. Da qui l’annullamento. Addirittura, l’anno dopo, il Palio non venne disputato.

Nato il 18 dicembre del 1935 da Ascanio Morelli, classe 1908, diplomato Iti e capocantiere all’Orlando e da Giuseppa Spigoni, classe 1905, della Despi, aveva una sorella gemella, Vera, morta nel 1996, moglie di Luigi Orsini (vogatore per San Jacopo e Ardenza dal 1954 al 1958), e madre di Gina (che compare in una foto storica scattata nel 1958 quando la bimba aveva un anno), di Yuri (1962, vogatore per Ardenza dal 1981 al 1988 e vincitore di un Palio nel 1983) e di Cristina nata nel 1965. Il nome di Fedele lo deve al fascismo imperante perché la madre, pur essendo la famiglia di sinistra, preferì evitare discussioni, e all’anagrafe battezzò i due gemelli in modo da non far comprendere quale fosse la sua Vera Fede. Alla famiglia si aggiunsero poi Armando (1939), che ha vogato nell’Ardenza dal 1957 al 1964 e poi nel 1966 nel Borgo Cappuccini, Giovanni (1941) che ha seguito le orme dei due fratelli vogando per i rosso verdi dal 1959 al 1964 e poi un biennio (1966 e 1967) in Borgo (entrambi sono stati anche buoni giocatori di pallone militando nel Carbonia, nel Livorno e, il solo Giovanni, nel Torino). Mario (1944) e Mirella. Operaio alla Lips Italia che fabbricava eliche per il Cantiere Orlando, era sposato con Luisa Misuri (1935) ed aveva due figli, Paolo del 1957 (attivo con Ardenza, Pontino e Borgo Cappuccini nelle gare dal 1975 al 1995. L’ultima gara l’ha disputata, appunto nel 1995, con il quattro di Ardenza, insieme al figlio Luca, del 1976 e dal nipote Fulvio, figlio di Giovanni, proprio nel giorno del Matrimonio di Deborah Morelli, del 1966, sorella di Fulvio) e Davide, del 1962, che ha vogato per Ardenza dal 1979 al 1982.

Impegnato nel sociale Fede Morelli era conosciuto e stimato nell’ambito del volontariato per la sua attività di donatore di sangue tanto da essere premiato con più di una medaglia d’oro. La sua vera passione era però il mare tanto che fino alla fine, pur sapendo di essere malato, non aspettava altro che le giornate in cui poteva andare a pescare o dare la caccia ai polpi fra le scogliere di Ardenza.

Dopo aver esordito con il quattro dell’Origine, arrivato secondo dietro al Colline nel 1954, la prima vittoria arrivò l’anno successivo quando fu chiamato a difendere, assieme a tutti i suoi compagni dell’Origine, ovvero il timoniere Giovanni Gorini, Mario Ronda, Renzo Mancini, Franco Mazzantini e Giorgio Sonetti i colori del rione in cui abitava, ovvero l’Ardenza. Assieme a lui anche un altro Morelli, Franco, un cugino, Enio Calloni, Gino, Piero e Otello Sannino, Mauro Livori, Alfio Niccolini, Bruno Sonetti e Roberto Ferrini. L’equipaggio si allenò (come era solito raccontare anni dopo Dino Tascini, un altro dei vogatori di quell’Ardenza vittoriosa, ai nipoti Lorenzo e Piersergio) recandosi ogni mattina, quasi fossero anche queste delle gare, in bici fino al moletto d’Ardenza dove i rosso verdi avevano la barca. Da qui raggiungevano il porto dove tutti lavoravano e la sera rifacevano in senso contrario il percorso prima in barca e poi in bici).

L’anno dopo l’Ardenza bissa il successo battendo, come l’anno precedente, il Colline. Nel 1960 Fede Morelli viene reclutato dal Borgo Cappuccini e la vittoria nel Palio è immediata. Con lui in barca il Borgo conquista la prima vittoria del dopoguerra. Dopo il contestatissimo Palio del 1961 il Borgo si toglie la soddisfazione di interrompere una nuova serie positiva del Venezia nel 1964. Per Fede Morelli, che disputerà anche i Palii del 1966 e 1967 con i bianconeri, sarà l’ultima vittoria.

(Articolo del Sig. Alberto Gavazzeni del 2003)

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