Enrico Pirro Stefanini

Rione Ovo Sodo

Rioni

Benci Centro - Magenta

Presidente bianco-giallo da sempre

Fino a qualche anno fa gestiva un banco di frutta e verdura, che poi ha lasciato a suo figlio Claudio, nella centralissima piazza Cavallotti il cuore del suo Rione: il Benci Centro. Spesso lo si può trovare a fare colazione al bar “Giglio” che fu del suo presidente di Sezione Nautica Alfredo Casali e ora gestito dal figlio Lorenzo. Classe 1940, nato in piazza Cavallotti, ci tiene a dirlo, Enrico, ma conosciuto da tutti con il suo secondo nome di battesimo: Pirro.

Entrò giovanissimo a far parte della sezione nautica, che non abbandonerà più, nei primi anni ’50 quando il presidente era, come abbiamo detto, Alfredo Casali soprannominato “sindaco nero” perché ogni suo ordine era subito eseguito dai rionali. Nel 1963 Alfredo Casali, presidente dal 1951, anche per motivi di lavoro, abbandonò la presidenza. Leggiamo sulla storia bianco-gialla: “Nel 1963, all’età di soli 23 anni, Pirro assunse la presidenza dell’Ovo Sodo. Nella sua prima dirigenza fecero parte: Giuseppe Fraschi, i fratelli Mario e Leonetto Colombi, Loreno Cappelli, Antonio Trinca, Adolfo Rossetti, Alfredo Casali, Giancarlo Brondi, Enzo Tocchini e Bruno Stefanini”.

A proposito di Bruno, papà di Pirro, mi sembrò doveroso spendere due parole, quando scrissi la loro storia, che voglio riportare fedelmente: “Già dai primi anni fece parte della dirigenza Casali, Bruno Stefanini. Classe 1914 fu un personaggio storico del Rione Mercato. Uomo tutto fare ed eccellente cantiniere. Aveva l’onere di provvedere lui stesso, oltre al buon andamento della cantina, a tutto ciò che necessitava a barche e remi che curava con sapienti mani. Mise la sua esperienza al servizio del suo Rione che non ha mai abbandonato. Nel 1997 fu premiato, con una medaglia d’oro dall’allora presidente del Comitato Vezio Benetti, in quanto risultò il più vecchio cantiniere, con i suoi 70 anni di servizio (Bruno era già cantiniere del Mercato ancora prima della guerra), che il Palio Marinaro ricordi. Storica fu la frase che disse nel 1984 a Umberto Marconcini “Uccellino” che portò per la prima volta alla vittoria il Mercato nel 10 remi al Palio Marinaro: “Grazie Uccellino, prima di morì ho visto vincere l’Ovo Sodo”. Bruno si spense nel 2000 alla veneranda età di 86 anni. Il ricordo di lui nel Rione è sempre vivo”.

Uno dei vanti di Pirro è quello dell’attuale cantina posta in piazza della Repubblica 55 che si trova sotto il ponte che da via del Fante va in via Bosi presso la piazza XX Settembre: «La trovammo mio padre ed io – mi disse Pirro – nessuno voleva quel posto ma liberata dalle macerie si presentò un’ottima cantina che faceva al caso nostro». Quel posto infatti è sede dei bianco-gialli da oltre 45 anni. In quasi cinquant’anni di presidenza Pirro ha gioito e pianto assieme al suo Ovo Sodo. Ha pianto quando scomparve il suo grande amico Giancaro Lubrani detto “Carlone”, l’altro amico Egiziano, la grande promessa Luigi Meoni e infine Gino Benetti tutte persone che hanno contribuito a far grande l’Ovo Sodo. Ma anche ha gioito eccome! per quella famosa vittoria dei suoi ragazzi al Palio del 1984 che sfatò la tradizione che voleva il Mercato mai vittorioso nei dieci, o quel Palio del 1995 con il record di 8’45” con doppio giro di boa o le quattro vittorie consecutive del Palio (dal 2006 al 2009) eguagliando il Borgo di Agide Carnevali.

Insomma di vittorie Pirro ne ha ottenute tante ma la vittoria più grande è quella di essere riuscito a mantenere la cantina tra mille problemi organizzativi ed economici sempre risolti anche grazie ad una grande dirigenza unita e compatta.

(Articolo di Carlo Braccini 2011)

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