Fabrizio Trinca

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Il “Re Mida” del Palio

In un suo articolo di tanto tempo fa, Carlo Braccini mi attribuì il soprannome di “Re Mida” del Palio perché, secondo lui, in qualsiasi cantina andavo l’imbarcazione vinceva sempre: «Sei Come il Re Mida – mi diceva e mi dice tutt’ora quando ci incontriamo – tutto quello che tocchi diventa oro».

Mi chiamo Fabrizio Trinca e sono nato nella mia Livorno il 01/12/1950. La mia giovinezza l’ho vissuta nel Rione Benci in quanto abitavo in via della Coroncina. Provengo dal pugilato livornese poi, però, mi sono specializzato nella preparazione atletica: ginnastica, pesistica e scienza dell’alimentazione. Entrai nel mondo del remo per caso. Nel 1985 mi allenavo alla cantina del Colline quando fui avvicinato dal vogatore Andrea Falcinelli che cominciò a chiedermi degli esercizi di ginnastica, pesi e dieta.

Riuscì a coinvolgere gli altri vogatori e infine mi chiesero di fare una preparazione atletica invernale ed estiva. Riuscimmo a prendere il gozzo a 10 remi e l’anno dopo, piazzandoci al quarto posto, lo salvammo. E’ stata una delle mie più belle soddisfazioni perché riuscimmo a battere equipaggi più forti come Pontino, Salviano e Montenero. Da quel momento mi cominciarono ad arrivare richieste da altre cantine. Sempre nel 1985 alcuni amici della cantina del Pontino mi convinsero ad aiutarli per tornare nei 10 remi. Con il grande tecnico di voga Giorgio Sonetti e quattro vogatori di grande valore: Marco Burresi, Dismo Bertini, Roberto Sammuri e Marco Falcinelli, riuscimmo a “sbaragliare” la forte barca del Salviano.

Con la dirigenza di prim’ordine, con la quale ho avuto rapporti umani molto belli, soprattutto con l’amico Attilio Lemmi, facemmo, nel 1988, una stagione di transizione, con un terzo posto alla Barontini. Nel 1989, con il ritiro di Giorgio Sonetti, subentrarono due giovani allenatori: Roberto Sammuri e Davide Panicucci, loro curarono la parte tecnica e io la parte atletica e alimentare. Riuscimmo ad amalgamare due programmi di palestra e allenamento in mare con un gruppo di ragazzi molto seri che seguivano scrupolosamente i nostri consigli, mentre la dirigenza era sempre pronta a sostenerci per qualsiasi cosa, cominciando dal presidente fino al cantiniere.

Ci aggiudicammo un favoloso trittico: Risi’atori, Barontini e Palio Marinaro. Qualche anno più tardi, nel 1995 assieme a Vincenzo Raveggi e un gruppo di grandi atleti facemmo un Ovo Sodo da leggenda con una vittoria strepitosa al Palio stabilendo il record di 8’45” con due giri di boa. Nel 1997 mi ritirai dal mondo del remo quando il presidente dell’Antignano Bruno Mengheri mi pregò di dare una mano all’armo nero-bianco, e, non so il perchè, mi feci convincere. Riuscimmo, con una ciurma fantastica composta dai Fratelli Ricci, Daniele Donati e Roberto Merlino a conquistare il trittico.

Nel 2003, fui chiamato dal venezia per collaborare. Sono stati nove anni indimenticabili culminati con il trittico fantastico del 2010. Tutto questo lo dobbiamo, oltre alla bravura e serietà dei vogatori e degli allenatori Fabrizio Pedani e Marco Marconcini, a una dirigenza ineguagliabile per serietà, competenza, modestia e mentalità vincente accompagnata da un grande modo di vivere e di saper coltivare i rapporti umani tra vogatori, allenatori e tra loro stessi. Di conseguenza oltre che dirigenti sono diventati amici coinvolgendomi, anche se non sono veneziano, nel loro modo di comportamento e di tifo per il rione diverso da tutti gli atri.

Questo il mio albo d’oro:
1985. Colline 1° Palio Marinaro 4 remi
1987. Pontino 1° Palio Marinaro 4 remi
1989. Pontino TRITTICO 10 remi
1990. Pontino 1° Risi’atori, 1° Barontini
1992. Benci Centro 1° Risi’atori, 1° Palio
1995. Benci Centro 1° Palio Marinaro e record con due giri di boa
1996. Benci Centro 1° Barontini 1° Palio
1997. Antignano TRITTICO 4 remi e conquista del gozzo a 10 remi
2003 Venezia 1° Barontini 1° Palio
2004 Venezia 1° Barontini 1° Palio
2005. Venezia 1°Barontini
2006. Venezia 1°Risi’atori
2007. Venezia 1° Risia’tori
2009. Venezia 1° Risi’atori 1° Barontini
2010. Venezia TRITTICO Vincitore di innumerevoli gare minori.

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